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Giù le mani dai nostri diritti

Marcia della Legalità

Utente CEIC82300Q-psc

da Ceic82300q-psc

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Per dimostrare il proprio dissenso contro ogni forma di corruzione e criminalità, alunni, genitori, docenti e personale ATA dell’Istituto “Dante Alighieri” di Bellona, guidati dal Dirigente Scolastico dott.ssa Paola Vitolo, sono scesi in corteo per le strade della cittadina per sensibilizzare e mandare un segnale forte sul proprio territorio. Presenti alla Marcia della Legalità l’amministrazione locale rappresentata dal sindaco dott. Giovanni Sarcinella, la Protezione Civile, la polizia Municipale e tanti cittadini che si sono uniti.

Una iniziativa organizzata in occasione del trentennale della morte di don Peppe Diana, martedì 19 marzo 2024, e al termine di un percorso educativo didattico che ha coinvolto i tre ordini di scuola: Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado.

La memoria costruisce la nostra identità e ci permette di evitare di cadere negli stessi errori del passato: indifferenza, negazione, rassegnazione di fronte ai fatti che hanno martoriato la nostra bella terra.

Il corteo, animato dalla voce degli studenti e colorato da striscioni e cartelloni, si è concluso in piazza Dante Alighieri, dove gli alunni con canti, balli e riflessioni hanno mostrato il loro dissenso alla corruzione, alla discriminazione, all’intolleranza al fine di preservare loro un futuro migliore.

Anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricordato il martire di camorra: “Sono trascorsi trent’anni dal giorno in cui i camorristi assassini uccisero vigliaccamente don Giuseppe Diana nella sacrestia della chiesa dove si preparava a celebrare la Messa. Volevano far tacere una voce scomoda che, senza timore, si ribellava al giogo delle mafie”. “Un testimone di speranza – prosegue il capo dello Stato – educatore alla libertà. Don Giuseppe ai ragazzi insegnava che la via della libertà passa dal non piegare la testa al ricatto mafioso e che è possibile costruire un mondo migliore. Pagò con la vita il coraggio e la coerenza personale e la sua vita è diventata lezione, patrimonio per il Paese”.